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Siena e dintorni

Una sorgente toscana tra arte, storia e natura.

Conosciuta fin dall’antichità e utilizzata per le sue proprietà benefiche, la sorgente Antica Querciolaia si trova in provincia di Siena, territorio dove artestoria e natura si fondono meravigliosamente. Questa collocazione è luogo ideale per rigenerare corpo e mente. Vicino a Siena, le Terme fanno del benessere uno stile di vita. A Rapolano, con l’atmosfera di Siena che riecheggia, le virtù benefiche dell’acqua si sposano con la sapienza di mani esperte, il piacere di un trattamento, l’autenticità di un soggiorno. 


Firenze
Capoluogo della Toscana, ma prima anche capitale del neonato Regno d'Italia, del Granducato Mediceo e poi Leopoldino, fiera repubblica indipendente nel Medioevo, città romana dall'impianto perfettamente ortogonale. Questa storia millenaria ha plasmato una città ricchissima, dove si sono concentrati geni assoluti della storia dell'arte, di cui possiamo solo citarne alcuni: Giotto, Arnolfo di Cambio, Donatello, Brunelleschi, Botticelli, Michelangelo, Leonardo, Giorgio Vasari, Benvenuto Cellini. Qui è nato il Rinascimento, qui è stato fondato il primo Museo dopo quelli delle città greche. Quello che è stato lasciato è visibile nelle bellissime chiese, nei ricchissimi musei, nei palazzi sontuosi, in percorsi più o meno noti ma tutti da scoprire.

San Gimignano
Chiamata “la Manhattan del Medioevo”, nel suo periodo di splendore era coronata da più di 70 torri, di cui rimangono solo 14. Malgrado l'evidente anima turistica che permea il centro storico, è ancora possibile respirare l'aria di una piccola cittadina di provincia che, dopo i fasti medievali e rinascimentali, propiziati da prodotti enogastronomici di assoluto pregio (la Vernaccia e lo zafferano erano conosciuti fin dal '200 fino in Cina) e dal passaggio della via Francigena entro le mura cittadine, ha vissuto una profonda decadenza e isolamento. E' stata riscoperta poco più di un secolo fa, e da allora, per molti, è stato amore a prima vista. Chissà se varrà anche per voi.

Monteriggioni
“Monteriggion di torri si corona” scriveva Dante Alighieri nel XXXI canto dell'Inferno. E infatti la fortezza turrita, costruita dal 1214 dalla Repubblica di Siena per contrastare le mire della vicina Firenze, era diventata subito famosa per l'armonia della sua cerchia muraria e la posizione dominante sulla zona paludosa di Pian del Lago e sulla via Francigena che arrivava da nord. Una visita al minuscolo borgo è come un viaggio nel tempo, e la possibilità di camminare su parte delle mura medievali amplifica la sensazione di vivere secoli fa.

Siena
Una perla gotica accanto alla rinascimentale Firenze, uno scrigno di fondi oro e dipinti dai colori rutilanti, un passato ghibellino che ancora oggi, a più di 700 anni dalla vittoria di Montaperti, ancora segna l'immaginario di ogni senese. Questo è Siena, e anche molto di più: visitarla senza cercare di capire il Palio, la corsa di cavalli che si tiene due volte l'anno, e le diciassette Contrade che questa corsa organizzano, è come viverne solo la metà, e di sicuro quella meno entusiasmante. Piazza del Campo con il Palazzo Pubblico, il maestoso Duomo, l'antichissimo e potente Spedale di Santa Maria della Scala, le chiese imponenti, le strade strette e tortuose, i palazzi di mattone che danno nome ad uno specifico colore (il “terra di Siena”) vanno camminati, ammirati, visitati con calma e partecipazione.

Montalcino
Nel cuore della Valdorcia questo piccolo paese, che prende il nome dal “Mons Ilcinum” (monte di lecci) su cui è stato costruito, fino a pochi anni fa viveva di pane e castagne, agricoltura di sussistenza e poco più. Poi, nel secondo dopoguerra, fu impiantato nei suoi terreni collinari un clone del Sangiovese (l'uva del Chianti) che, vinificato in purezza, è diventato il Brunello di Montalcino. Se non sapete che cos'è non avete mai letto un articolo sul vino, perchè qui si parla del top del top a livello mondiale, con milioni di bottiglie vendute e prezzi, per alcune annate, decisamente stellari. Non dimentichiamoci che il borgo, il museo, le chiese meritano comunque una visita, ma fermarsi a degustare un calice di buon Brunello in piazza...non ha prezzo.

Arezzo
Crocevia di quattro vallate, che ancora oggi fanno parte della sua provincia, è stato Comune e poi
repubblica indipendente fino a che, a fine '300, Firenze non l'ha conquistato, plasmando la sua planimetria, la sua architettura e la sua arte. La sua Piazza Grande, asimmetrica e in leggera pendenza, è diventata ancora più famosa dopo che Roberto benigni ha girato qui il film premio Oscar “La vita è bella”, ma già da tempo era sede affollata della Giostra del saracino, una competizione di orgine medievale fra i rioni della città, e inoltre accoglie dagli anni '60, ogni prima domenica del mese, una delle più rinomate Fiere Antiquarie d'Italia, dove si può trovare dal bric-à- brac al pezzo di arredamento pregiato. Una visita nella sua cattedrale, nella Pieve, o nella chiesa di San Francesco dove Piero ha affrescato le meravigliose Storie della Vera Croce vale sicuramente il viaggio.

Cortona
Una delle più ricche e potenti città-stato etrusche, arroccata sulla Valdichiana e a pochissima distanza dal Lago Trasimeno, oggi cimostra il suo volto, plasmato dal tempo, di raffinata cittadina di provincia, con Accademie filodrammatiche e di studi di etruscologia che fin dal '600 hanno animato la vita del borgo. Qui sono nati artisti di tutto rispetto, come Luca Signorelli, Pietro Berrettini e Gino Severini, altri vi hanno soggiornato e lavorato come Beato Angelico, lasciando un insieme di opere eccelse,a cui si uniscono i reperti archeologici, come il Lampadario, trovati nei tumuli scavati già dal '700 (e sicuramente prima dai tombaroli locali). Se a questo si unisce una recente produzione di ottimo Syrah, e la notorietà data dal fil americano “Under the Tuscan Sun”, capite perchè Cortona è meta amatissima dal turismo internazionale.

Perugia
Città etrusca di una certa importanza, ampliata e aricchita dai Romani, diventa nel primo Medioevo libero comune, sempre in guerra o per lo meno in battibecco con Orvieto, o Siena, o Firenze, o con lo Stato della Chiesa. Al suo interno, anche le maggiori famiglie si contendono il potere non solo con le armi, ma anche con le commissioni prestigiose, ed è così che la città si abbellisce di palazzi sontuosi, e le chiese di altari ricchissimi. La stirpe dei Baglioni diventerà quella dominante, ma per non molto tempo: nel 1531, dopo la Guerra del Sale, tutto il territorio perugino viene inglobato nel Patrimonio della Chiesa, e ne segue le sorti fino all'Unità d'Italia. Servito da un comodissimo Minimetro, il centro storico si percorre comodamente e ci si può spingere fino all'affaccio sulla valle, veramente impressionante. La Galleria Nazionale ospita inoltre dei veri e propri capolavori, e alcuni palazzi, come quello del Cambio, hanno affreschi rinascimentali preziosissimi.

Lago Trasimeno
Si tratta del lago di origine tettonica più grande d'Italia: vuol dire che non deriva nè da ghiacciai, come quelli subalpini, nè da coni di vulcani, come quelli laziali, ma è un grande avvallamento riempito d'acqua grazie alla pioggia e all'apporto di alcune sorgive. La profondità quindi è scarsa, ma i benefici sul clima di zona sono comunque notevoli: una leggera brezza mitiga la calura estiva, basta un repellente per zanzare e ci possiamo godere tramonti mozzafiato (sapete che da San Feliciano si vede uno fra i 10 tramonti più belli del mondo?). Tre isole lo punteggiano, due delle quali visitabili, e si può anche fare un bagno partendo dalle tante spiaggette che lo circondano. Se, vi piace camminare c'è un anello trekking di cinque giorni che gira tutto intorno al lago. se invece amate i borghi storici non perdetevi Passignano, Tuoro e Castiglione del Lago, dove potete anche mangiare ottimo pesce d'acqua dolce.

Montepulciano
Comosciuta fino a pochi anni fa come “Perla del Rinascimento” fra le moltissime città medievali e gotiche della provincia di Siena, oggi è rinomata (ma lo era già dal 1400, in tutta Italia) per la produzione di un vino rosso, il Nobile, chiamato così proprio perchè fra le bevande preferite di re e papi. Ma la ricchezza delle famiglie che qui ci soggiornavano, soprattutto quelle di nobili fiorentini scappate dalla calura cittadina), ha indubbiamente lasciato il segno, e lungo il Corso principale, che cambia nome a seconda delle contrade – rioni – in cui Montepulciano è divisa, si innalzano palazzi
maestosi e degni di qualsiasi capoluogo toscano. Ogni fine agosto poi, questi rioni si sfidano nel Bravio delle Botti, una corsa in salita in cui due “spingitori” portano una botte di legno dalla porta più in basso, su su, fino alla Piazza Grande, in cima alla collina: spettacolo davvero affascinante, e lo stesos vale per i cortei storici organizzati nei giorni precedenti: da non perdere!

Pienza
Può il sogno di un uomo dare irigine ad un sogno? In Valdorcia sì: il piccolo e insignificante villaggio di Corsignano, dove Enea Silvio nasce, quando lui è eletto Papa con nome di Pio II diventa la perfetta città rinascimentale, curata in ogni dettaglio e ricca di rieìferimenti all'antichità. Così nasce Pienza, di fronte al Monte Amiata, alta su uno sperone di arenaria che a malapena sorregge un Duomo immaginifico, dalle vetrate degne di una cattedrale germanica. Le viuzze, gli scorci panoramici, l'uso dlle pietre locali, tutto è predisposto per immergersi in un'Idea, quella di avere uno spazio perfettamente organizzato per il dileto della mente e del corpo; non per niente qui vengono costruiti i primi giardini pensili della storia moderna. Se poi camminando lungo la via principale fra i cinque sensi è l'olfatto quello più sollecitato non c'è da stupirsi: il pecorino di Pienza è una garanzia, provare per credere.


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